Siamo nel Veneto, seconda guerra mondiale. Vicenza e la sua provincia, la fabbrica Lanerossi, fanno da sfondo a una vicenda ricca di azione e sentimento.
Rosa e Giuseppe: la storia di una famiglia lacerata dal più grande dolore, la perdita della figlioletta Alice, scomparsa nel nulla. Una vicenda che si intreccia con Leonardo che soccorre la bimba portandola a casa dalla moglie Maria Grazia e cambiando le sorti del destino di tutti i protagonisti.
Intanto la vita, e l'amore, continuano. Alice diventa Giulia, con i piccoli litigi, le incomprensioni, i momenti di stanchezza e quelli di speranza, e gli attimi di gioia intensa in una famiglia non sua che però la ama.
Ma nella memoria non si dimentica mai la prima mano che è quella del padre, della madre, un tempo forte e protettiva, mano amata e amorosa, che sorregge, cura e salva. Scorrono i ricordi mentre l'autore ci trasporta in un mondo di altri tempi, dove Giulia, col suo sguardo di bambina, di adolescente e poi di donna, attraversa gli anni di un'esistenza che appare privilegiata seppur dolente.
Lo sguardo dell'autore rimane sempre lo stesso, preciso, intuitivo, vero, su tutti i personaggi che contornano una vicenda di amore e speranza. Legami e temi, insieme alla morte, più forti narrati dalla letteratura di ogni epoca.
All'apparenza tutto scorre tranquillo ma il destino riserva sempre sorprese e non inganna chi dal cuore puro cerca verità. Colpi di scena, dettagli avvincenti narrati con maestria da Armentano, scrittore che regala emozioni con parole semplici ma profonde, ricche di valori.
In questo libro ritroviamo anche i grandi temi che hanno caratterizzato il nostro paese: l’identità, la famiglia, l'unione, l'amicizia e anche molti elementi di una certa letteratura di fine secolo. Con una trama che fluida porta il lettore a calarsi e a parteggiare per il bene.
I sentimenti narrati sono imprevedibili, e possono nascere anche tra personaggi così distanti in tutti i sensi. I sentimenti, come le parole, non sono innati. Bisogna acquisirli, piano piano. E quando sbocciano non conta più il vuoto del passato che c'è ancora da riempire, ma tutto il pieno che invade il cuore e la testa come gramigna che non si può più estirpare.
Il mondo dei protagonisti in cui pianta le sue radici un'altra consapevolezza, fatta di affetti, di parole scelte con cura, racchiuso in un libro che non mancherà di sorprendere l'attento lettore con un finale coinvolgente. La nostalgia che traspare, avvolge il lettore, diventa parte narrante e intelligente, pudica e senza effusioni eppure carica di grande tenerezza.
Declinare questi elementi, legarli e poi raccontarli in un romanzo che non risulti banale o retorico è stata un’operazione meritevole di attenzione. Il tutto raccontato con una scrittura intensa, mai noiosa o indifferente.
Il bene che si oppone al male, un contrasto eterno irrisolto che in questa storia alterna colpi di scena, per arrivare ad una conclusione come le favole di altri tempi, dove il cavaliere dalla luccicante armatura salva la fanciulla e l’amore trionfa.