In un famoso brano, intitolato “Vita spericolata”, Vasco Rossi canta che “forse non c’incontreremo mai, ognuno a rincorrere i suoi guai, ognuno col suo viaggio, ognuno diverso, ognuno in fondo perso dentro ai fatti suoi”. Un antidoto a questa solitaria ed affannosa corsa può essere il concedersi un tempo dedicato alla bellezza, alla purezza, alla spiritualità. Uno dei luoghi in cui poter sperimentare queste emozioni é il Santuario della Madonna di Loreto che San Giovanni Paolo II ha definito “cuore mariano della cristianità”.

Secondo un’antica tradizione, nell’edificio sacro vi sarebbe la parte antistante la grotta di Nazareth dove nacque, visse e ricevette l'Annuncio la Beata Vergine Maria. In questo luogo di tranquillità e di meditazione, si é tenuta una conferenza-webinar intitolata “Due Regine innamorate di Polonia: Bona Sforza d’Aragona e Maria Casimira Sobieska”, i cui atti sono stati raccolti in un volume con lo stesso titolo del convegno.

Le curatrici dell’opera sono state Francesca Ceci, funzionario della Sovrintendenza di Roma Capitale, e Cristina Gorajski, Console Onorario della Repubblica di Polonia in Ancona per le Marche. Il libro é stato recentemente illustrato negli storici locali della chiesa nazionale polacca di S. Stanislao in via delle Botteghe Oscure a Roma. La presentazione é stata introdotta dai saluti del Rettore Mons. Pawel Ptasznik. All’evento hanno partecipato autorevoli personalità italiane e polacche. Il santuario romano e l’omonimo istituto sono, da secoli, punti di riferimento religioso, culturale e di accoglienza per la comunità polacca, prestando assistenza materiale e spirituale a pellegrini, visitatori e studenti in Italia. Quest’ azione é stata svolta con legami con la chiesa del Santissimo Nome di Gesù, la chiesa madre della Compagnia di Gesù. Inoltre,  é molto probabile che, tra i sostenitori della costruzione della chiesa di S. Stanislao, vi sia stata proprio Anna Jagellona, figlia della regina Bona Sforza.

Nell’opera “Due Regine innamorate di Polonia: Bona Sforza d’Aragona e Maria Casimira Sobieska”, é messo in evidenza il fatto che entrambe le sovrane hanno fortemente promosso e sostenuto lo scambio di culture e di incontro tra popoli. Le due regine, che potremmo definire “illuminate”, hanno soprattutto favorito la valorizzazione nell’ ambiente polacco di usi, costumi, stili di vita ed architettonici rinascimentali italiani. Si tratta di fattori osservabili nelle testimonianze e negli edifici dell’epoca, ancora visibili. Accanto a questi elementi storico – culturali, nel libro vi sono anche documenti  di altro genere, come quelli relativi all’ amore sponsale. Un esempio é una poetica e appassionata lettera che Jan III Sobieski inviò a Maria Casimira da un campo di battaglia. Si tratta indubbiamente di un segno della famosa unione fra i due coniugi, ben lontana dai freddi matrimoni per ragion di Stato.

Oltre al libro, nella stessa serata é stato presentato anche il sito www.polovers.it . Come affermato dal curatore e promotore del progetto, Mauro Radici, si tratta di una piattaforma che intende offrire nuove opportunità e possibilità di comprensione e di sviluppo, anche economico, tra l’Italia e la Polonia. Detto diversamente, attraverso una serie di appuntamenti, sarà possibile la conoscenza delle caratteristiche, delle tradizioni culturali, spirituali, del sistema produttivo che legano il nostro Paese con la Polonia.