Cambi societari, mercato frenetico e caos dirigenziali; questi tre fattori hanno accompagnato i tifosi della Roma durante i mesi estivi per tutta la durata della sessione di mercato.

L'errore della distinta, in occasione della prima gara valevole per il campionato di calcio di Serie A ha avuto del ridicolo ed ha fatto sì che i Friedkin accelerassero le beghe burocratiche.

L'asset societario, verosimilmente, si completerà a Dicembre mentre per la squadra i primi passi sono stati mossi in queste settimane. La porta è rimasta la stessa dello scorso anno, con la cessione di Olsen a titolo temporaneo in Premier League; la difesa ha visto gli acquisti di Smalling e Kumbulla, Cetin è andato a fare esperienza all'estero mentre Fazio e Juan Jesus hanno puntato i piedi e sono voluti rimanere all'ombra del Colosseo.

Il centrocampo pullula di gente, con Cristante e Diawara scontenti ma a disposizione di mister Fonseca, con un Pellegrini che rischia di non avere un ruolo ben definito che dovrà essere pronto a fare la spola tra centrocampo e trequarti; Villar è pronto, invece, a dare il proprio contributo dopo aver dimostrato un talento smisurato in estate. Veretout l'unica certezza, ad ora. Sulle corsie esterne, al momento, si soffre: Spinazzola è l'unico di livello per questo torneo. Se non arriva un esterno tra gli svincolati, la situazione si fa pesante. Pedro, Mkhitaryan dovrebbero essere i titoalri sulla trequarti complice anche l'infortunio a Zaniolo. In avanti Dzeko rimane il centravanti titolare e capitano della compagine giallorossa. Il mercato è finito e già si prospetta un tour de force assurdo, il tecnico portoghese dovrà trasmettere il proprio stile e le sue idee sul terreno di gioco. L'era Friedkin è, ufficialmente, cominciata.