Quando ci si abitua ad una dimensione è complesso cercare di cambiare una mentalità intrisa di speranza ma ricolma di delusioni sportive.

Le rivoluzioni sono - spesso - dure da affrontare per modificare un'attitudine sportiva. La nuova presidenza della Roma, però, sta provando con tutti i mezzi a disposizione a entrare nella testa dei tifosi (sia per conoscere meglio la Piazza che per cercare di trovare la chiave di volta per far crescere la società stessa).

L'arrivo di Josè Mourinho è stato il primo tassello, lo abbiamo scritto più e più volte ma quello a cui non si era abituati è l'arrivo di un top player internazionale con la contestuale presenza del talento autoctono. Paulo Dybala e Nicolò Zaniolo sono i due volti di una squadra che ha necessità di appigliarsi alla fiducia del popolo giallorosso. Numeri diversi sulle spalle con i piedi da numeri 10, entrambi, con le qualità fondamentali per conquistare trofei. I momenti sono differenti, così come il susseguirsi delle voci di mercato.

La Joya è abituato perchè ha giocato nella Juventus e per anni è stato accostato a diverse squadre di livello come Real Madrid o Inter; per il numero 22 c'è l'abitudine di ascoltare in ogni sessione di transfermarket qualsivoglia accostamento. Juventus, Milan, Atletico Madrid sono solo le ultime di una grande serie di sedicenti compagini che hanno l'intenzione di strappare il ragazzo dal Colosseo. Sulle sponde del Tevere questa situazione è stata già vissuta da altri due grandi giocatori come Francesco Totti e Daniele De Rossi.

I tifosi, quelli più attenti, hanno imparato a leggere le notizie con giudizio critico ma la paura di perdere qualcuno di importante è dietro l'angolo. La novità è quella di riuscire a trattenere sia un top player che il talento proprio della squadra, un chiaro segnale di crescita societaria.