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Il grande statista Alcide De Gasperi è stato il Ricostruttore dell’Italia dopo la fine della 2^ Guerra mondiale. E’ stato anche uno dei principali Padri della Comunità Europea. La sua formazione intellettuale e universitaria occupò la sua prima parte della sua vita, mettendo in evidenza la sua fede cristiana cristallina e la sua politica. All’età di 21 anni fu eletto Segretario dell’Associazione Universitaria Cattolica Trentina e fu convinto che “ci sono molti che nella politica fanno solo una piccola escursione, come dilettanti, ed altri che la considerano, e tale è per loro, come un accessorio di secondarissima importanza. Ma per me, fin da ragazzo, era la mia carriera, la mia missione “.

Divenne, ancor giovane, orfano della madre e del fratello Don Mario, visse la sua esperienza formativa in un contesto trentino, di matrice culturale sospesa fra quella austriaca e quella italiana, approfondita negli studi universitari di Innsbruck e di Vienna. Il periodo storico fra le due guerre mondiali e del ventennio fascista è stato tra i più drammatici, tanto da far scrivere a De Gasperi:”Che sarà dell’avvenire? Preghiamo Dio per un ordinato svolgimento e per il bene del nostro Paese”. Il suo impegno politico gli causò sofferenze da fargli fare l’esperienza del carcere, del distacco dalla famiglia e della malattia, fino ad un umiliante processo. Dopo il noto e storico armistizio dell’8 settembre 1943, vivendo da clandestino per evitare rischi a sé e ai suoi cari, concretizzò il suo impegno in maniere diverse, tenendo presente la situazione, e contribuì alla formazione delle giovani generazioni, tenendo presente quanto aveva affermato il Papa: “Anziani e giovani sono la speranza dell’umanità : i primi apportano la saggezza dell’esperienza, i secondi ci aprono al futuro, impedendoci di chiuderci in noi stessi”. Alcide De Gasperi, più volte Presidente del Consiglio, applaudito tanto dopo il discorso tenuto presso le Nazioni Unite subito dopo la fine della 2^ guerra mondiale, realizzò il partito della Democrazia Cristiana con cui voleva immettere nella democrazia parlamentare i valori cattolici sociali, difendendo la democrazia rappresentativa e con una particolare attenzione alla classe operaia, vista come protagonista. Affrontò con fermezza la questione di Trieste, città non ancora italiana e rivendicata dalla Jugoslavia. Nel 1948, inizio della Costituzione italiana, la D.C. degasperiana riportò una schiacciante vittoria elettorale. De Gasperi prevedeva l’Europa non semplicemente come un insieme di Paesi diversi, ma come una vera e propria Casa comune, una Patria allargata, perciò è giustamente considerato uno dei Padri della Comunità Europea. Spiritualità e politica furono due dimensioni, che convissero nella sua personalità, quasi che l’una prendesse forza e ragione dall’altra, anticipando il recente monito di Papa Francesco che “coinvolgersi nella politica è un obbligo per un cristiano ...perché la politica è una delle forme più alte della carità, perchè cerca il bene comune “. Alcide De Gasperi morì a Val di Sella in Trento il 19 agosto 1954. Sia questo grande Statista un esempio per tutti i politici della nostra epoca, perchè operò tanto per il bene dell’Italia con onestà, serietà e con grande fede cristiana.