E’ ben noto che Gino Bartali, grande campione del ciclismo, sia stato tanto stimato ed amato non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Bartali nacque vicino Firenze e precisamente a Ponte a Ema il 18 luglio 1914. Esordì nel ciclismo agl’inizi degli anni Trenta e raggiunse la fama come grande professionista tra il 1936 e il 1939, vincendo nel 1938 il Tour de France e la Milano-Sanremo. Concluse la sua carriera sportiva negli anni Sessanta. Nel 1948 con la sua vittoria al Tour de France fece evitare una sommossa popolare, che stava per scaturire per l’attentato a Palmiro Togliatti, Segretario del P.C.I. Bartali morì il 5 maggio del 2000 e fu sepolto con il solo mantello dei carmelitani, perchè così aveva disposto.
A cento anni dalla nascita di Gino Bartali va ricordato come l’agonismo, da lui espresso in modo particolare con il campionissimo Fausto Coppi, sia stato legato ai valori civili e gesti che gli rendono onore per aver praticato lo sport con amore, senso del dovere e con grande spirito umanitario. Infatti Gino Bartali ha ben meritato di essere stato recentemente iscritto nell’elenco dei “Giusti fra le Nazioni” su richiesta del celebre Museo dell’Olocausto Yan Vashem di Gerusalemme. Nel mese di settembre dell’anno scorso gli è stato tributato il suddetto speciale riconoscimento, perchè trasportò documenti falsi, destinati a fornire una nuova identità agli ebrei perseguitati dai nazisti, occultandoli nei tubi della propria bicicletta da corsa. La stretta collaborazione fra il Rabbino di Firenze Nathan Cassuto e il Cardinale Elia Angelo Dalla Costa, che coordinarono le operazioni, permise a Gino Bartali di salvare tra il 1943 e il 1944 circa 800 ebrei perseguitati. La sua umana e coraggiosa impresa per salvare gli ebrei sfociò presto in un ordine di cattura dei nazisti da cui Bartali riuscì a scampare nascondendosi per 5 mesi nelle case dei parenti e amici a Città di Castello (Pg). Il mitico ed eroico campione del ciclismo ha vinto 3 edizioni del Giro d’Italia, oltre a tante altre vittorie conseguite all’estero. Gino Bartali è celebre per la sua lunga e luminosa carriera di ciclista e per la sua umana attività per aiutare il prossimo, come c’invita Gesù.
E’ nota anche una sua celebre frase: ”E’ tutto sbagliato, è tutto da rifare”. Sia Gino Bartali un esempio per tutti gli atleti e per tutte le persone del mondo per aver salvato tante persone in pericolo con il suo eroismo, che gli poteva causare la fucilazione.