Roma - All’Olimpico si presenta il Sassuolo, squadra in salute ed in serie positiva da 7 giornate. La Roma deve approfittare del mezzo passo falso della Juventus che nella partita di venerdì al Franchi non è andata oltre il pareggio contro l’undici di Montella. Nella Roma turn over a blocco.

A riposo Maicon, Totti, Gervinho, Nainggolan e Astori e in campo Florenzi, Destro, Iturbe, Strootman e Yanga Mbiwa. I ragazzi di mister Garcia sin dai primi minuti si mostrano aggressivi con la volontà di chiudere presto il match per poter poi prepararsi mentalmente per il big match di Champions League di mercoledì prossimo contro il Manchester City, gara in cui si giocheranno la possibilità di accedere agli ottavi di finale. Dopo un inizio folgorante della Roma, il Sassuolo si posiziona molto bene in campo e riesce ad arginare le folate giallorosse. Al 16° un pasticcio di De Sanctis permette agli emiliani di passare in vantaggio con Zaza. Due minuti dopo il Sassuolo addirittura raddoppia sempre con Zaza che dopo essere stato imbeccato perfettamente da un compagno, mette la palla all’incrocio dei pali. La Roma è tramortita e rivede i fantasmi del Bayern. Per la prima volta De Sanctis viene criticato dai suoi tifosi, qualcosa nella Roma sta cambiando anche se la reazione al doppio svantaggio appare molto determinata. Al 28° Holebas finge di crossare e tira un bolide verso la porta di Consigli, la traversa gli nega il goal. La Roma sembra confusa mentre gli ospiti sono ben messi in campo e nella parte finale del tempo per poco non realizzano la terza rete. La prima frazione di gioco finisce con il doppio vantaggio degli emiliani e con i giallorossi che lasciano il campo tra i fischi.

La Roma inizia il secondo tempo in modo arrembante, ma il Sassuolo è fortissimo nelle ripartenze. Al 51° altra tegola per i giallorossi. De Rossi viene ammonito per la seconda volta e l’arbitro Irrati non può che invitarlo ad uscire dal campo. Al 54° mister Garcia cerca di prendere le misure e di ridare equilibrio alla sua squadra. Esce Strootman, ancora molto incerto, al suo posto Nainggolan. La partita per i giallorossi appare ormai compromessa mentre gli ospiti danno addirittura l’impressione di poter segnare il terzo goal. Mister Di Francesco quest’anno ha istruito i suoi nel migliore dei modi ed i risultati ottenuti fino ad oggi tengono gli emiliani assai lontani dalla zona retrocessione occupando una posizione che li avvicina alla zona Europa League. I giallorossi rimasti in dieci fanno fatica ad imbastire trame di gioco che possano impensierire gli avversari, anche se Nainggolan dà nuova linfa ai suoi compagni. Al 72° esce lo stanco Pjanic per far posto a Keita. Al 77° la Roma ha la possibilità di accorciare le distanze. Per un fallo di mani di Vrsaliko in area Irrati concede il calcio di rigore. Sul dischetto Liajic che trasforma! La Roma tenta il tutto per tutto ma restano pochi minuti alla fine della partita. Il Sassuolo inizia il valzer delle sostituzioni per tirare il fiato e con mestiere inizia a giocare in modo ostruzionistico. Irrati concede quattro minuti di recupero. I giallorossi spingono per pareggiare una partita stregata e, proprio quando ormai non ci credeva più nessuno Liajic, servito al bacio da Florenzi, sigla il goal del 2-2 facendo realmente impazzire di gioia i 40.000 dell’’Olimpico! Resta il tempo per rimettere la palla in gioco, il match termina in parità.

E’ senz’altro una occasione sprecata per avvicinarsi di nuovo alla Juve. I giallorossi restano a tre punti dai bianconeri. Le squadre che seguono hanno ora la possibilità di avvicinarsi alle due squadre che stanno monopolizzando il torneo. Quella che esce dal campo è una Roma a cui i tifosi concedono gli applausi nonostante la mancata vittoria, ma è innegabile che è una squadra che ha perso smalto e spensieratezza rispetto allo scorso anno ed anche rispetto all’inizio della stagione in corso. Mercoledì prossimo i giallorossi si troveranno davanti il Manchester City, forse l’ultimo appello per conoscere le vere ambizioni di questa squadra che per ora ha lasciato molte perplessità circa il suo cammino futuro.