Il portoghese Cristiano Ronaldo ha rilasciato un’intervista a France Football esplicando il suo cammino, fino adesso, ed analizzando nei dettagli la sua carriera.

“Il mio obiettivo è rimanere giovane anche invecchiando, quando terminerò la mia carriera mi disconnetterò da tutto. Per rimanere tra i migliori devi essere intelligente. I 700 gol? Numero impressionante, sono orgoglioso, pochi hanno raggiunto quella cifra. Il mio preferito? Se mi chiedete di scegliere, direi quello segnato contro la Juventus. Per segnare tante reti serve talento in primis, poi il lavoro, senza quello è inutile e nulla cade dal cielo. Nessun mio coetaneo gioca in una squadra del livello della Juve”. Proprio questa è la differenza con tanti campioni che sono annegati nel loro talento.

Le skills le hanno in molti ma solo chi viene dal basso riesce a carpire l’importanza di quello che si ha. Ronaldo è stato in grado di rimboccarsi le maniche e sfruttare al massimo le sue caratteristiche per arrivare in cima a tutti quanti. Il dualismo con Messi lo ha fatto maturare psicologicamente ed avere avuto al suo fianco Ferguson lo ha migliorato tecnicamente. Non si è avvilito, il giovane di Madeira, ma ha inserito tutto in un calderone fantastico ed ha sfornato il miglior calciatore dell’epoca moderna. Il lavoro nobilita l’uomo e se si ha qualche dono dall’alto lo si può usare per superare anche i propri sogni.