Da diverse stagioni la parte alta della classifica ospita una delle outsider più inaspettate: l'Atalanta. Questa compagine, con un lavoro meticoloso da parte della società, è riuscita ad imporsi come antitesi delle big della Serie A.

La primavera orobica è una delle più floride realtà ed il tutto è stato traslato in prima squadra. Il legame che ha la compagine con la città è tra i più solidi d'Europa e la Nord di Bergamo ha affidato i suoi sentimenti ai giocatori in rosa. Il tutto coadiuvato e gestito da uno dei tecnici più sottovalutati degli ultimi anni, quel Gasperini che è stato esonerato nell'era post-Mourinho all'Inter, per aver voluto portare a Milano la sua difesa a 3 (risultata fallimentare in quel contesto). Ecco che, quindi, se si fondono tutti gli ingranaggi giusti con l'adeguata messa a punto si crea una macchina quasi perfetta. 3-5-2, gol a grappoli e difesa difficile da scardinare.

Giocando così il valore dei giocatori stessi alza in maniera impressionante e le famose plusvalenze sono all'ordine del giorno. C'è, però, un dubbio rispetto a chi decide di preparare le valige ed allontanarsi da questo progetto ambizioso: perché chi va via da Bergamo non rende più come prima? Le problematiche potrebbero essere legate alla tipologia di un allenamento troppo intensivo e funzionale solamente per quei dettami tattici. Troppo spesso siamo stati abituati a vedere atleti fallire lontano da mister Gasperini. Gagliardini, arrivato all'Inter dopo esser stato considerato uno dei prospetti più illuminati dell'etere nazionale ha visto più panchine che maglie da titolare; Caldara ha deciso di intraprendere la via di Milan e Juventus senza portare a casa risultati (ed infatti è tornato al mittente), Spinazzola non ha convinto a Torino ed, al momento, neanche a Roma; Mancini, dopo un inizio scoppiettante alla Roma, vive una fase di flessione così come Cristante (acquistato dai giallorossi dopo aver dimostrato di essere uno dei migliori centrocampisti del campionato). Che vengano spremuti troppo con la Dea? Il dubbio rimane ma questo sta diventando un beneficio solo ed esclusivamente per la compagine orobica. C'è da dire, però, che la cura del Gasp sta avendo i suoi frutti su giocatori che, fino a quel momento, erano dati per finiti come Ilicic o Gomez. Un ambiente strano ed affascinante che incuriosisce ed affascina. Dove arriverà quest'Atalanta?