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La Liga ha gli occhi puntati su Real Madrid-Atletico, prima sfida di vertice; in Premier Arsenal-Manchester City è il match di cartello.

Uno dice “Eppure il meglio l’ho dato a Catania” mentre l’altro stuzzica “Loro hanno la Liga ma noi la Champions”. Real Madrid-Atletico è già una sfida prima di cominciare, una sfida che dall’anno scorso appare infinita. Capace addirittura di oscurare un po’ il grande “Clasico”, roba che in Spagna prendono come sacrilegio. Ancora uno contro l’altro, il “Cholo” Simeone e Carlo Ancelotti, nel secondo atto del derby di Madrid. Il primo, lo ricordiamo tutti, se lo sono aggiudicati i “colchoneros” andando a strappare la Supercoppa di Spagna dalle grinfie di CR7 e compagni.Uno smacco che i “blancos”, vuoi per tradizione vuoi per semplice campanilismo, non hanno di certo digerito. Siamo ancora alle prime battute della Liga, questo è vero, ma tutte e due le squadre hanno già bisogno di punti dopo un avvio buono ma non ottimo. Il Barcellona di Luis Enrique intanto se la vedrà con l’Athletic Bilbao, in una sfida che dietro ha una lunga scia di movimenti indipendentisti e fascino regionale.

A Novembre, forse, la Catalogna sarà divisa dal resto del paese e i Paesi Baschi, da sempre, lottano per ottenere lo stesso risultato. Intanto i due club si scontreranno indossando i colori delle proprie regioni, il giallorosso dei catalani contro il verde dei baschi.

Voliamo velocemente in Inghilterra dove il Chelsea e lo Swansea sono, sulla carta,la vera sfida al vertice: tutte e due appaiate a punteggio pieno cercano la zampata per allungare subito il passo. I “blues” seguono il solito Diego Costa mentre i gallesi, vera rivelazioni di questo incipit di campionato, i dettami dell’ottimo Garry Monk. Sarà che la carta, quando parla, ha sempre ragione, ma ci sembra complicato far passare davvero in secondo piano la sfida dell’Emirates tra Arsenal e Manchester City. Lo scorso anno al 6-3 dell’Etihad i “gunners” risposero con un secco 3-0 in F.A. Cup, in mezzo un tranquillo 1-1 nel girone di ritorno in Premier.I conti dicono una strana parità di gol fatti e risultati. Wenger si affida ad un Wellbeck scatenato, due gol in nazionale, mentre Pellegrini molto probabilmente dovrà fare a meno di Stevan Jovetic quindi tutto il peso dell’attacco dei “citizens” graverà sul Kun Aguero. L’altra sponda di Manchester invece, quella dei Red Devil, aspetta di vedere all’opera Falcao all’Old Trafford contro il Qpr: la curiosità però, possiamo ammetterlo, è grande anche per noi tifosi neutrali.

Un salto in Germania dove a Monaco in molti sperano di vedere in azione il neo-acquisto Benatia: il difensore marocchino per ora si è sentito solo parlare, meglio placare i primi segnali di malcontento con qualche ottima prestazione. Lo Stoccarda però non è un cliente facile per Guardiola, chiamato a vincere per non far fuggire il Leverkusen.Il Paderborn intanto,neo promossa appaiata per adesso ai campioni in carica del Bayern, sfida in casa il Colonia.

In Francia Paris Saint Germain e Lille devono sbarazzarsi rispettivamente di Rennes e Nantes per tenere il passo del Bordeaux, impegnato in casa del Guingamp domenica sera. Parigini alle prese col caso Rabiot, che Blanc ha definito un “pasticcio”, e il nervosismo di Ibra di cui le spese, per adesso, le ha fatte solo il povero Alaba.

Dall’altra parte del mondo nel frattempo Ronaldinho ha firmato per il Queretaro, club della massima divisione messicana. I giocatori del Puebla, prossimi avversari dell’ex-Barcellona, si allenano con delle maschere di lupo addosso. “Devono avere fame, sentirsi dei lupi” ha detto il tecnico Sola. R10 è avvertito.