Il ritorno di Flavio Briatore in Formula 1 può regalare imprevedibilità nella prossima stagione.

Consulente esecutivo della Alpine, sta cercando di far tornare in auge una scuderia che ha in dote due titoli mondiali grazie a Fernando Alonso. Lo spagnolo è uno dei tanti talenti scoperti dall’imprenditore italiano, il quale ha deciso di rivoluzionare la squadra di Luca de Meo per riuscire a competere con i grandi team del massimo circus. La prima mossa è stata quella di salutare Esteban Ocon (secondo pilota con più gran premi disputati, 106, della squadra) e prendere il giovane Jack Doohan il quale affiancherà Pierre Gasly.

La scuderia rosanero ha alzato il livello nel finale della stagione scorsa proprio grazie ai nuovi diktat di Briatore, dirigente che ama i dettagli con un istinto particolare per i nuovi piloti talentuosi. Ogni scelta viene fatta con raziocinio, così come la scelta della seconda guida che è vincolata da un contratto particolare: diverse clausola ed una particolare condizione ovvero quella di arrivare nei primi gran premi al massimo dietro due posizioni rispetto a Gasly.

Progetto a due vie
In caso di “fallimento” o di performance sotto le aspettative l’occhio al futuro è stato già orientato con l’arrivo di Franco Colapinto come collaudatore e probabile compagno durante la stagione proprio del francese. Ryo Hirakawa e Paul Aron completeranno lo scacchiere dei collaudatori. I fasti del passato non sono passati di mente al team e a Briatore, la Alpine (una volta Renault) non si piazza sul podio dei costruttori dal 2007 mentre da quella stagione ha collezionato al massimo la quarta posizione - considerando i cinque anni in cui il team non si è iscritta in Formula 1. Trovare il nuovo Fernando Alonso o il nuovo Micheal Schumacher è un’aspettativa elevata ma nulla toglie che il lavoro di scouting sta procedendo molto bene. La doppietta in Brasile ha certificato che con costanza e dedizione i risultati si possono ottenere. Passo dopo passo si può arrivare ad impensierire le grandi squadre ma ogni progetto ha le sue tempistiche. Tutti sono in discussione ma se in grado possono diventare veri e propri pilastri di questa squadra. Jack Doohan, talento nelle categorie inferiori, dovrà convincere la dirigenza a puntare su di lui e a far vedere come il suo esordio lo scorso anno non si può limitare al ventiquattresimo piazzamento conquistato. Franco Colapinto dovrà, invece, avere la pazienza giusta e riuscire a cogliere le occasioni che gli si porranno di fronte, con la Williams ha fatto vedere aspetti interessanti non solo per il futuro ma anche per il presente. Entrambi sono classe 2003, Flavio Briatore da grande conoscitore li ha voluti entrambi, con un Pierre Gasly sempre di più sugli scudi.

Cambiamenti importanti
La Alpine vuole tornare grande. I risultati del passato campionato sono confortanti, oltre a fare ben sperare, il sesto posto alle spalle della Aston Martin è stato un segnale importante. Da sottolineare come è l’unica scuderia ad aver conquistato dei podi oltre i quattro team più veloci. Il progetto, dunque, non si ferma nonostante il Gruppo Renault abbia deciso di abbandonare la produzione dei motori ed la Power Unit 2026 in Formula 1 per ridurre i rischi finanziari. Tradotto significa che l’Alpine non produrrà più nulla in maniera autonoma ma è destinata a diventare un team cliente. Il benchmark in questo caso è la McLaren e la pista ha dato ragione alla scuderia inglese. Stando alle ultime indiscrezioni si potrebbe unire al gruppo Mercedes insieme ad Aston Martin, McLaren e Williams.