Arte e scienza sono veramente in antitesi e coloro che lavorano nella seconda difficilmente possono creare la bellezza? Nell’immaginario comune, in quale modo un dotto conoscitore dell’infinitamente piccolo potrebbe amalgamare poesia, creatività con la ricerca di base? Eppure...un’opera d’arte può essere ritenuta una modalità del sapere interdisciplinare  che coniuga intuito, emotività, con la razionalità,  la conoscenza scientifica e quella dei canoni estetici.

Inoltre, la cultura contemporanea si ispira all’ “homo faber” che usa nella sua creazione talento e sensibilità. L’autore di un’opera, in effetti, forma il suo sapere nel tempo, affinando la propria esperienza con la realizzazione di quadri, rappresentazioni.

Senza dimenticare che, nell’arte moderna, la tradizionale linea di demarcazione tra immaginario e reale é superata anche da una razionalità che guida la ricerca, l’esplorazione di innovative figure artistiche.

Quanto detto sono alcune delle chiavi di lettura della mostra personale intitolata “Noon” di Giorgio Giardina, Professore Associato di Biochimica all’Università “Sapienza” con importanti pubblicazioni internazionali soprattutto su proteine legate a patologie gravi e/o cancerose, ed emergente artista.

Nella sua produzione pittorica la chimica si esalta nella pittura attraverso la conoscenza della composizione molecolare dei pigmenti  e dei materiali usati per riflettere al meglio la luce o le sfumature dei colori. L’estetica é diretta dalla scienza per dare forma e sostanza alla comprensione dei misteri dell’anima che l’artista intende condividere con la sensibilità dei visitatori.

L’evento é curato da Carmen D’Antonio, l’inaugurazione si terrà il 6 settembre 2024 alle 18,30 nei locali dello Spazio Arte Petrecca in Corso Marcelli 177 ad Isernia.

La mostra, inoltre, rappresenta una degli elementi di rilievo del Tetracordo Jazz Festival, un appuntamento da non perdere per gli amanti del Jazz, con importanti ospiti ed interessanti novità.