Tempo di tornare a parlare di calcio giocato dopo che l’emergenza derivante dal Covid 19 sembra essere leggermente rientrata.

I campionati europei hanno scelto diverse strade per affrontare un’emergenza che ha bloccato ogni realtà sportiva mondiale negli ultimi due mesi (eccetto sporadiche eccezioni). Tra le competizioni maggiori la Ligue 1 è per adesso l’unica ad aver deciso di chiudere anticipatamente la stagione: l’avevano anticipata le decisioni di Olanda, Belgio e Scozia. Liga, Premier League e Serie A ragionano invece su come ripartire anche se per tutte e tre le competizioni sembra scontata una ripresa a breve.

Ad anticipare tutti ci ha pensato la Bundesliga, unico dei campionati maggiori ad aver ripreso dopo la sosta forzata già a metà maggio. La massima competizione tedesca ha bruciato i tempi ed è diventata, come accaduto spesso sotto altri punti di vista, esempio pratico di come organizzare la ripartenza. Andiamo a vedere cosa ci ha raccontato la Bundesliga in queste tre giornate post-Covid.

La stagione calcistica tedesca è ripresa tra mille incognite il 16 maggio, dopo una serie di tavoli tra federazione, stato e organi di sicurezza che hanno portato ad un protocollo di sicurezza ben preciso. Il ritorno sul rettagnolo verde ha confermato in verità la tendenza presente già prima dell’emergenza globale: Bayern Monaco e Borussia Dortmund lanciate verso la lotta per il titolo, il Lipsia in fase calante. I ragazzi di Nagelsmann infatti incappano in un deludente 1-1 interno contro il Friburgo, i bavaresi invece domano 2-0 l’Union Berlin. La squadra con la forma fisica e mentale migliore sembra il Dortmund che nel derby della Ruhr, partita storicamente ostica per i gialloneri, surclassano 4-0 il malcapitato Schalke 04. Bene anche il Leverkusen e il B. Moenchengladbach. Puntata successiva: le prime tre della classe vincono senza grossi problemi e mantengono le distanze invariate.

Il Dortmund s’impone 2-0 sul campo del Wolsfburg, Lipsia e Bayern Monaco rifilano una cinquina rispettivamente a Mainz ed Eintracht. E si arriva quindi allo scontro clou, in settimana, tra Bayern e Dortmund. In una Signa Iduna Park chiaramente vuota assistiamo ad un match sostanzialmente equilibrato, con vari rovesciamenti di fronte, fino alla fine del primo tempo. A rompere l’equilibrio è il pregevole gol di Kimmich che tenta un “cucchiaio” dal limite. Non perfetto l’intervento di Burki che appare in ritardo e non riesce a smanacciare con forza. Nel secondo tempo non mancano le occasioni ai rossoblu per aumentare il vantaggio ma il portiere del Dortmund si fa perdonare l’errore sul gol avversario. Come se non bastasse alla sconfitta si aggiunge la tegola dell’infortunio di Haaland, ancora da valutarne l’entità. Curioso il fatto che poco prima di uscire dal campo il gigante norvegese avesse avuto uno scontro fortuito col direttore di gare: alla base del suo problema sembrerebbe esserci proprio questo impatto.

Il Bayern quindi scappa a +7 sugli avversari e allunga a +9 sul Lipsia che non va oltre il 2-2 in casa contro l’Hertha. Proprio la squadra di Berlino pare una delle compagini più in forma alla ripresa del campionato insieme (oltre al Bayern naturalmente) al Leverkusen. Nelle retrovie inizia a farsi senza speranze la situazione del Paderborn, ultimissimo con 19 punti. Il Werder Brema penultimo è a quota 22 ma con una partita da recuperare: la zona salvezza dista sei lunghezze e può essere conquistata solo con una parte finale di campionato da giocare con una marcia in più.