La decisione presa da Josè Mourinho di non presenziare alla conferenza stampa indetta nel pre-match programm di Roma-Inter ha degli strascichi (seppur non visibili agli occhi di molti) dal punto di vista commerciale. L'arrivo del mago di Setubal a Trigoria ha regalato migliorie ed attrattività ad un club che negli ultimi anni ha avuto un andamento altalenante sia dal punto sportivo che economico.

Il fatto di avere uno dei tecnici più vincenti della storia del calcio ha portato diversi sponsor alla corte dei capitolini, con conseguente visibilità aumentata da parte di tutti i soggetti in causa. In occasione dei big match, ovviamente, il numero di chi ascolta le parole dello Special One aumenta spropositatamente con conseguente incremento di popolarità degli sponsor.

New Balance, Hyundai, Digitalbits, Acqua Santa Croce e la Roma stessa, quindi, perderanno un evento importante per essere osservati da vicino e questo può portare le parti in causa a chiedere un minimo di indennizzo per ottemperare a questa defezione. L'unica spiegazione che la società giallorossa potrebbe dare è quella concernente l'ipotetico vantaggio competitivo che può avere riflesso sul core business (ovvero la partita stessa). Aver sottoscritto un accordo con Josè Mourinho significa, però, essere consci che certe vicissitudini possono accadere in ogni momento; ci preme ricordare come il buon fine della trattativa è avvenuta grazie alla collaborazione del Tottenham che versa al portoghese 9 milioni di euro a fronte anche dei 7 che la Roma paga al proprio tecnico. Ingaggio che rimane monstre.