Una Roma superficiale e passiva così l’ha definita Josè Mourinho nella conferenza stampa del post-partita. Il mister portoghese si è rivolto, senza fare nomi, a qualcuno dei suoi calciatori in modo molto determinato. È chiaro che alcuni pensieri a chi è stato spettatore della partita vengono in mente.
A cominciare dalla inesistente esultanza di Lukaku al goal del vantaggio della Roma. Era il goal dello 0 a 1 non dello 0 a 6 il cui atteggiamento sarebbe stato magari più comprensibile. Il centravanti belga non è la prima volta che reagisce così ad un suo goal. Poi al mister magari non è piaciuta la prestazione offerta da Aouar sempre molto opaca almeno fino ad oggi non ha dimostrato il suo effettivo valore se ne è in possesso. Viene da pensare che quelle considerazioni riguardassero anche Dybala, il suo errore sotto porta è stato eclatante.
Poi Mourinho ha fatto cenno anche a chi è subentrato dalla panchina. E qui il riferimento a quei cross di Spinazzola scadenti dal punto di vista tecnico, sembra abbastanza chiaro.
Insomma, in generale si è vista una Roma svogliata, priva di entusiasmo nel competere in una Coppa importante. Forse per alcuni calciatori partecipare ad un torneo diverso dalla Champions League non è edificante per il loro valore, ma sono pur sempre dei professionisti e dovrebbero dare il massimo anche quando l’avversario non è il City, il Barcellona o il Real Madrid ma il Servette. La squadra svizzera ha dato una lezione di gioco alla Roma costringendola ad un pareggio che a sua volta la costringe, molto probabilmente, a giocare i play off contro una squadra proveniente dalla Champions League. I giallorossi avrebbero potuto risparmiarsi questo rischio di non vedere la qualificazione agli ottavi per effetto di un probabile ulteriore impegno.
Ecco, forse la rabbia e la delusione di Mourinho sta tutta in questa considerazione.