La settimana del derby nella capitale è vissuta con un’ansia spasmodica. Un’attesa quasi religiosa, degna di un evento che segnerà l’onore e gli sfottò calcistici per mesi e mesi. La pressione sui giocatori di entrambe le squadre è tanta, i margini di errore davvero pochi.
Roma - La sponda giallorossa si sta preparando al meglio all’evento, e al rientro dei giocatori impegnati con le nazionali gli uomini di Spalletti hanno iniziato delle intense sedute di allenamento, concentrandosi sulla tattica, sulla corsa e provando diverse possibili formazioni da schierare in campo.
L’allenatore è preoccupato soprattutto per come le forti emozioni, che inevitabilmente il derby suscita, possano essere gestite dai giocatori. Fondamentale è mantenere la calma e vivere l’incontro, nei limiti del possibile, come se fosse quasi una partita normale, utile solamente ai fini della classifica.
Essendo poi la Lazio fuori dalla possibilità di raggiungere qualsiasi risultato quest’anno, l’allenatore, che li ha punzecchiati in conferenza stampa dicendo: “per loro noi siamo ormai l’unica ragione. Mi sarebbe piaciuto scendere in campo ad armi pari. Mi sarebbe piaciuto che anche la Lazio avesse un altro obiettivo”, teme particolarmente un diverso livello di concentrazione, e il pericolo che venga sottovalutato l’avversario. Per questo motivo gli allenamenti sono stati particolarmente intensi e mirati, e in gran parte concentrati sull’osservazione di video di partite degli avversari, per poterli conoscere in ogni loro segreto ed affrontare al meglio.
Spalletti questa volta manderà probabilmente in campo una formazione senza Dzeko, che partirà dalla panchina. Vedremo quasi sicuramente un 4-3-3 con Szczesny tra i pali, una difesa a quattro composta da Florenzi, Manolas, Rudiger e Digne, un centrocampo a tre con i soliti Pjanic, De Rossi e Nainggolan e in fase offensiva il tridente d’attacco composto da Salah, Perrotti e El Shaarawy. La sarà Roma molto simile a quella vista in campo contro l’Inter, con un tridente molto leggero e pochi punti di riferimento per gli avversari. Una Roma che finora ha dato dei grandi risultati, e che non dovrebbe avere alcuna difficoltà, almeno secondo le previsioni, a gestire una Lazio in estremo calo.
A non essere probabilmente schierato nemmeno questa volta sarà Francesco Totti, la cui situazione non sembra riuscire ad evolversi. Pallotta continua a restare fermo sulla convinzione che sia più opportuno non rinnovare al Capitano il contratto in scadenza a giugno, il giocatore dal canto suo resta invece fermo sull’idea di voler giocare almeno un altro anno e iniziare la carriera dirigenziale solo nel 2017. Le due parti non sembrano riuscire a venirsi incontro e a risolvere la situazione che tiene tutti con il fiato sospeso. Come è prevedibile molte sono le voci che si stanno diffondendo intorno alla vicenda, da quella (smentita da Pallotta) che contemplava la disponibilità del Capitano a giocare gratis il prossimo anno, a quelle, più verosimili, che lo vedono all’estero nei club più disparati. Quel che per ora è certo è che il tanto sospirato rinnovo continua a non arrivare e che quello di domani potrebbe essere l’ultimo derby per un giocatore che dopo ventitré anni di onori, sta chiudendo la carriera in una maniera del tutto impropria e inaspettata.