Nell’affascinante ed eclettica cornice del Giardino Bardini, all’interno dell’omonima Villa, Firenze ospita dal 21 maggio 2016 la mostra “Doppio ritratto - Antonio e Xavier Bueno, Contrappunti alla realtà tra avanguardia e figurazione”.
Due fratelli di origine spagnola uniti dalla passione per l’arte e per l’Italia, in particolar modo per la città di Firenze che divenne, quasi con sorpresa, la loro patria adottiva.
Siamo negli anni ’40 quando i due giovani Bueno, Xavier (Vera de Bidasoa, 1915 – Fiesole, 1979) e Antonio (Berlino, 1918 – Fiesole, 1984), figli del giornalista Javier Bueno, corrispondente a Berlino del quotidiano 'ABC' di Madrid, giungono nel Bel Paese dopo aver soggiornato a Ginevra e Parigi.
Qui, a Firenze appunto, si uniscono ai pittori Pietro Annigoni e Gregorio Sciltian, con i quali avevo già esposto e collaborato, per dar vita al gruppo “I Pittori Moderni della Realtà” (1947-49), fondato in chiave polemica contro la critica artistica ufficiale del tempo, da cui Xavier in particolare era rimasto deluso.
Ancora in quegli anni le opere dei due fratelli presento caratteristiche comuni.
L’inizio del loro percorso evolutivo è infatti caratterizzato da una forte e reciproca influenza, che via via scemerà fino a permettere ad entrambi di trovare la propria univoca strada.
Questa interessante evoluzione su doppio binario è ben espressa dalle 120 opere esposte nella splendida Villa Bardini di Firenze.
La carrozza, ovvero Passeggiata alle Cascine è del 1942 e Il Doppio autoritratto solo di due anni successivo. Si tratta di dipinti realizzati a quattro mani dai due fratelli. Ma se si osservano opere come Nudo con fiori del 1947 di Antonio e Evelina di Xavier dello stesso anno si fa fatica a distinguere le due cifre stilistiche.
I due pittori Antonio e Xavier Bueno camminano quindi di pari passo per andare però in direzioni diverse: senza che l’affetto e il profondo legame che li univa venga meno, dopo l’esperienza dei "Pittori Moderni della Realtà", vanno ognuno per la propria strada e la loro pittura da questo momento in poi raggiunge esiti diversissimi.
Sintomatico a tal proposito il confronto tra la serie dei ‘Bambini’ degli Anni Sessanta, opera del fratello maggiore presentata alla rassegna "España libre" (la pittura di Xavier assumerà sempre più il carattere di critica sociale), con i dipinti di Antonio degli Anni Settanta-Ottanta, come ad esempio Il marinaretto del 1974 o una delle tante famose ‘citazioni’ come Ingres D’aprés Canova del 1984, caratterizzati entrambi da un ormai personalissimo ed inconfondibile stile.
La mostra Doppio ritratto - Antonio e Xavier Bueno, Contrappunti alla realtà tra avanguardia e figurazione, a cura di Stefano Sbarbaro, che aveva già curato nell’aprile 2015 la mostra L’Illusione di Sciltian - Inganni Pittorici alla prova delle modernità, é promossa dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in collaborazione con l’Associazione Culturale Bueno. Il catalogo illustrato edito da Polistampa contiene saggi di Susanna Ragionieri, Giorgio Bedoni e un’introduzione di Philippe Daverio, presidente onorario dell’Associazione Culturale Bueno.
DOPPIO RITRATTO – Antonio e Xavier Bueno
Contrappunti alla realtà tra avanguardia e figurazione
21 maggio – 25 settembre 2016
Firenze, Villa Bardini (Costa San Giorgio 2)
http://www.bardinipeyron.it/
Orario: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle ore 18.00)
Chiuso i lunedì feriali.
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- Antonio e Xavier Bueno, Doppio autoritratto, 1944, olio su tela, cm 74×100 Ivrea, Museo Civico Pier Alessandro Garda
- Antonio e Xavier Bueno, La carrozza, ovvero Passeggiata alle Cascine, 1942, olio su tela, cm 100×150, Monza, collezione privata
- Xavier Bueno, Il Manichino, 1948, olio su tavola telata, cm 63×95, Firenze, collezione eredi Antonio Bueno
- Antonio Bueno, Autoritratto, 1946, olio su tavola, cm 65×46, Ferrara, collezione Melotti
- Xavier Bueno, Caterina neonata, 1943, olio su tela riportata su tavola, cm 35×53, Fiesole, collezione eredi Xavier Bueno
- Antonio Bueno, Nudo con fiori, 1947, olio su tavola telata, cm 60×93, Firenze, collezione eredi Antonio Bueno
- Xavier Bueno, Evelina, 1947, olio su tavola telata, cm 44×34, Firenze, collezione eredi Antonio Bueno
- Xavier Bueno, España Libre, 1963, cm 140×170, Firenze, collezione eredi Xavier Bueno
- Xavier Bueno ed Eva Foster, Bambini, 1974, arazzo, cm 140×210, Firenze, collezione eredi Xavier Bueno
- Antonio Bueno, Ingres D’après Canova,1984, olio su faesite, cm 65×87, Milano, collezione privata
- Antonio Bueno, L’indovina e Il pompiere (ovvero la lettura dell’avvenire della pittura),1984, olio su tavola, cm 60×75, Piacenza, collezione privata
- Antonio Bueno, Marinaretto, 1974, olio su tavola, cm 30×20, Firenze, collezione privata
- Antonio Bueno, Marinaretto pel di carota, 1980, olio su faesite, cm 30×20, Firenze, collezione privata
- Antonio Bueno, D’Aprés Leonardo, 1978, olio su faesite, cm 40×30, Firenze, Collezione privata
- Antonio Bueno, Eleonora di Toledo con il figlio don Garcia generalissimo del mare, 1984,olio su faesite, cm 75×60, Palermo, collezione privata