Benvenuto 2017 speriamo che porti pace, serenità, felicità per tutti. Un desiderio immediatamente sconfessato dalle prime ore del 1 gennaio.
Quando allo scoccare dell’1.30 del mattino, l’anno si è appena affacciato, un terrorista non ancora identificato e tuttora latitante ha già portato orrore e terrore. Ha strappato alla vita tante giovani vittime, che ignare del loro tragico destino e di quanto sarebbe accaduto da lì a poco, stavano festeggiando speranzose e fiduciose l’arrivo del nuovo anno. Uccise per mano di un loro probabile coetaneo, che facendo irruzione nella discoteca Reina ad Istanbul in Turchia, ha abbracciato un kalaschnikov e, sparando raffiche all’impazzata, ha falciato 39 vite innocenti. Attimi di terrore consumati in pochi minuti.
Purtroppo il nuovo anno sembra già essere segnato, già scritto da orribili fatti. Al pari di quello passato contrassegnato da talmente tanti atti brutali da averne perso il conto. L’ultimo il 19 dicembre, compiuto con diversa metodologia ma pur sempre con il medesimo intento di seminare e di disseminare vittime e terrore, laddove un mezzo pesante, un camion, è piombato a tutto gas sull’affollato mercatino di Natale di Berlino uccidendo 12 persone e diversi feriti.
Gli attentati terroristici non accennano a finire, anzi sempre più frequenti colpiscono l’Europa, il cuore dell’Europa e gli stili e costumi di vita europei.
L’Europa è sgomenta. Nonostante tutti gli sforzi per prevenire, controllare, arginare tali infimi, crudeli e vili attacchi, è indifesa di fronte a questi per l’imprevedibilità degli eventi sempre più frequenti, crudeli e cruenti. Compiuti da aguzzini con sadico sadismo e sangue freddo, senza alcuna pietà e misericordia. Aguzzini a loro volta vittime di una non comprensibile ideologia e pronti a perdere la vita per questa.