Verona scalda i motori, fervono gli ultimi preparativi per Vinitaly 2023, il salone internazionale in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile.

Numeri da record per l’edizione n. 55,  una manifestazione che suscita sempre un grande interesse e che rappresenta il fiore all’occhiello del b2b internazionale del vino italiano e non solo;  oltre 100mila mq di quartiere fieristico, diciassette padiglioni tra fissi e tensostrutture al completo, più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni.

La più grande manifestazione italiana dedicata al vino e alle eccellenze italiane che si conferma come la più attesa e la più partecipata, determinante del contribuire a favorire la crescita del settore anche a livello internazionale.

A pochi giorni dalla conclusione del Roadshow straordinario di Vinitaly in 9 Paesi di tre Continenti, realizzato in collaborazione con Ice-Agenzia unitamente alla rete internazionale dei nostri delegati esteri, abbiamo definito la selezione dei top buyer che saranno in fiera - spiega il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo -. In questo momento di grande cambiamento, tra sfide e opportunità, Vinitaly rimane un brand globale di promozione, in grado di generare nuovi sbocchi. Infatti, nel corso delle 13 tappe realizzate tra Europa, America e Asia abbiamo toccato con mano l’ulteriore potenziale sia sulle piazze più consolidate sia su quelle emergenti. Un potenziale - conclude Bricolo - che mettiamo a disposizione delle aziende già da questa edizione, con l’obiettivo di completare la mappatura di nuovi importatori e operatori qualificati entro il 2024. Uno sforzo e un investimento importante e necessario per garantire competitività al settore”.

Un appuntamento imperdibile per Verona che è pronta ad accogliere le aziende, i buyer e gli appassionati, un clima di festa e di aggregazione nella città che per l’occasione organizza il percorso di wine talk, tasting, mostre ed eventi del fuori salone nei luoghi più rappresentativi della città Patrimonio Unesco

Per l’amministratore delegato della Spa fieristica di Viale del Lavoro, Maurizio Danese: “L’ascolto delle imprese italiane è stato fondamentale per il varo dei prossimi Vinitaly. Non è un caso, se i Paesi protagonisti nel Roadshow sono nella top 10 degli obiettivi di mercato dei nostri espositori. Così come la scelta di presidiare sempre di più l’Asia: Cina, Giappone, Sud Corea ma anche Singapore, Hong Kong, Vietnam e altri sommano infatti il 20% dei prossimi target internazionali delle imprese italiane del vino. Un’area emergente – prosegue Danese – che con la Cina segnerà il grande ritorno a Verona, grazie a una selezione di oltre 100 top Buyer del Dragone, tra gruppi dell’horeca, principali importatori e player dell’e-commerce. Ma l’evoluzione quali-quantitativa della domanda estera riguarderà ovviamente tutti i mercati di sbocco ed emergenti, dagli Stati Uniti al Canada, dalla Corea del Sud passando per il Vecchio Continente fino al Sud America con la previsione di incrementare i top buyer del 40% sul 2022”.

Non solo vino dunque, ma business, comunicazione, promozione del territorio, cultura, passione, aggregazione e tanto tanto altro.

Per saperne di più https://www.vinitaly.com/