“Oggi è un altro giorno” è una commedia teatrale di Luca Giacomozzi ambientata in un liceo privato, il “Magnum”, e segue le vicende di quattro insegnanti: Filippo, Giovanni, Tony e Ivana. Filippo (Claudio Scaramuzzino), professore di filosofia, è un idealista che cerca di trasmettere passione e determinazione agli studenti, anche quando la classe è vuota e il sistema scolastico sembra remare contro di lui. Giovanni (Stefano Scaramuzzino), insegnante di educazione fisica, si sente frustrato per la mancanza di una palestra e per le difficoltà del suo lavoro. Tony (Gigi Miseferi), professore di inglese con una passione smisurata per la Scozia, è disilluso e sogna di trasferirsi all’estero. Ivana (Marina Vitolo), insegnante di matematica e amante dei gatti, cerca di conciliare la sua vita personale con le difficoltà del mestiere.
I quattro decidono di occupare la scuola per protestare contro le condizioni di lavoro precarie: stipendi arretrati, mancanza di strutture adeguate e il senso di abbandono da parte della direzione. Durante la notte passata insieme emergono le loro paure, speranze e insicurezze, mentre cercano di dare un significato alla loro protesta. Tra dialoghi serrati, battute ironiche e momenti di riflessione filosofica, il gruppo cerca di portare avanti la loro battaglia per un cambiamento.
La commedia esplora con leggerezza e profondità il tema della dignità del lavoro, della vocazione all’insegnamento e della resistenza contro un sistema scolastico che sembra sempre più orientato al profitto e sempre meno all’educazione.
Note di regia: Essere oggi un insegnante significa svolgere una professione difficile e spesso anche pericolosa. Quando a questo si aggiunge anche la piaga della precarietà del lavoro si arriva ai confini della crisi esistenziale. Questo è lo scenario tragico in cui si ritrovano 4 professori di un liceo privato ognuno con caratteri molto variegati e particolarmente bislacchi. Ma di pari passo con le loro difficoltà viaggia l’aspetto comico che naturalmente si crea grazie ai malintesi ed alle gags che si susseguono nel dipanarsi della storia.