Ultimamente ci si domanda quale sia la motivazione secondo cui la Juventus non sia al primo posto in Serie A. Le ragione potrebbero essere spiegate per merito di "tre c".

Carattere: con il cambio tecnico e l'allontanamento di uno dei punti cardine bianco-neri come Mandzukic, la Vecchia Signora sembra aver perso quella fame agonistica che l'ha contraddistinta nell'era Allegri. Quell'agonismo e quello spirito di abnegazione sembrano essere persi, in un ambiente che cerca solamente con ossessione la coppa dalle grandi orecchie. Peccato.

Cristiano Ronaldo: i numeri parlano chiaro, l'età anagrafica anche. CR7 vive un periodo di flessione, meno incisivo sotto porta e provato dal punto di vista psicologico. Si riprenderà essendo un top player ma le alternative di certo non mancano. Un Dybala può tappare qualche sua defezione ma manca il suo tocco e quella sua fame di vittoria che arriverà.

Conte: avere uno dei simboli della rinascita post-calciopoli e perderlo, anche e soprattutto dal punto di vista sentimentale non è affar semplice o da poco. L'Inter sembra essere la Juve degli anni passati e gioca con una cattiveria inaudita. Troppo frettolosa la scelta di Sarri, chiamato dopo la vittoria con il Chelsea per dare una spinta in più ai torinesi e provare a rivitalizzare un progetto che toccherebbe il suo punto massimo con la Champions.

La Juventus dovrà vedersela con rivali diversi rispetto allo scorso anno, perché se la Lazio non ha niente di più del Napoli o della Roma i nero-azzurri sono più concreti del passato e possono riuscire a spodestare l'armata del Piemonte.