In Premier i Citizens perdono ancora terreno dal Liverpool capolista uscendo sconfitti dal derby di Manchester. In Bundesliga il M’Gladbach doma il Bayern Monaco e si conferma pretendente al titolo.
GUARDIOLA KO – In una settimana il campionato dello United sembra rimettersi più o meno in riga con quello che è il valore della società di Manchester: bastano due vittorie in due scontri assolutamente complicati. Prima il 2-1 al Tottenham targato Mourinho e poi un secco e inaspettato 2-0 ai cugini del City. Solskjaer respira e torna in scia del quarto posto (ora a 5 punti di distanza) occupato dal Chelsea che incappa invece in un brutto ko sul campo dell’Everton.
Sorprende ad ogni modo il repentino “tracollo” della squadra di Guardiola che scivola ad un inesorabile -14 dal Liverpool. La domanda da porsi ad ogni modo è quanto siano i Reds, ancora imbattuti dopo 16 giornate e con 15 vittorie all’attivo, ad essere “alieni” o quanto le altre (City compreso) ad essere “troppo umane”. Fatto sta che la classifica in una settimana vede scivolare i Citizens al terzo posto e rilanciarsi il Leicester scatenato di Brendan Rodgers, unica inseguitrice capace di vantare “solo” 8 punti di distacco dal Liverpool. Le statistiche parlano chiaro: le Foxies di Rodegers sono partite addirittura meglio di quelle di Ranieri, e tutti sappiamo come finì quella stagione.
NON SVEGLIATE IL M’GLADBACH – Ad inizio anno era difficilmente prevedibile ma ormai bisogna abituarsi a vedere il Borussia M’Gladbach aprire la classifica di Bundesliga. In un campionato cominciato senza nessuna squadra capace di “strappare” (ruolo di solito interpretato dal Bayern Monaco) si è mantenuto un folle equilibrio fino ad un mese fa circa. Piano piano i bianconeri di Rose sono usciti dal gruppo, complice l’andamento altalenante delle altre, e sono riusciti contro ogni pronostico a mantenere la vetta. La vittoria per 2-1 contro il Bayern Monaco sancisce essenzialmente due cose: la prima è che il M’Gladbach si candida ufficialmente alla vittoria del titolo, la seconda è una nuova crisi dei bavaresi. La cura di Flick sembrava miracolosa ma le ultime due sconfitte in campionato dicono chiaramente il contrario. Niente di irreparabile visto il potenziale a disposizione ma la vetta ora dista 7 lunghezze per Lewandowski & co. L’altra versa sorpresa è più una conferma che altro: il Lipsia di Nagelsmann è al secondo posto a -1 dalla vetta. D’altronde l’unione tra un club in netta crescita e l’allenatore emergente più promettente d’Europa non poteva generare altrimenti. Tiene botta il Dortmund che occupa la terza casella della Bundes con un ritardo di 4 punti dalla seconda: il 5-0 sul Dusseldorf porta la firma indelebile di Marco Reus, tornato almeno in apparenza ad uno stato di forma ottimale.
STOP SIVIGLIA E ATLETICO MADRID – Ancora appaiati, entrambe in attesa del Clasico del 18 dicembre che potrebbe sancire quale tra Real Madrid e Barcellona sia all’altezza di tentare un timido allungo sull’altra. Le vittime sacrificali di questa giornata sono state il Mallorca, abbattuto dal 5-2 dei Blaugrana, e l’Espanyol, superato dai Blancos 2-0. Prove di Clasico, si potrebbe dire, anche se il valore degli avversari non era certo dei più alti. Steccano invece le inseguitrici più accreditate. Il Siviglia mantiene il terzo posto nonostante il pareggio in casa dell’Osasuna. L’Atletico Madrid di Simeone conferma ancora una volta di non essere al meglio della forma incappando in uno scialbo 0-0 al Madrigal contro il Villareal. I Colchonerso scivolano addirittura al settimo posto, a -7 dalle prime della classe, ma con un solo punto di ritardo dal Sociedad quarto. Da segnalare infine la tripletta di Joaquin, vecchia conoscenza del calcio italiano visti i due anni a Firenze, con cui porta il Betis alla vittoria e segna un curioso record: è il giocatore più vecchio della storia della Liga a segnare tre gol nella stessa gara.
NERVOSISMO MBAPPE’, MARSIGLIA OK – Quarta vittoria consecutiva per il Psg di Tuchel che stavolta doma (senza troppi problemi) il Nantes con un secco 2-0. A tenere banco in casa parigina però sono i primi segni di mal di pancia di Mbappè, astro assoluto del club qatariota vista la posizione dubbia di Neymar, a lungo dato in uscita in estate e ancora accostato ad un romantico ritorno al Barcellona. Il campione francese prima si infuria con Tuchel per la sostituzione durante la gara con il Nantes, poi non smentisce le voci circa un secco rifiuto alla proposta di rinnovo del Psg. Insomma, nonostante la prima posizione sia saldamente tra le mani di Tuchel & co., la situazione al Parco dei Principi sembra tutto tranne che idilliaca. Segue da vicino rispetto agli standard il Marsiglia di Villas-Boas che inanella il sesto successo di fila e rimane a -5 (con una gara in più) dal Paris Saint Germain. A seguire poi un folto gruppo di squadre, dalla terza alla tredicesima, tutte pienamente in lizza per un posto in Europa. Lille terzo e Nizza tredicesimo distano, pensate, solo cinque punti.