Ancora una Roma incerta quella vista nel turno di Europa League contro la Dinamo Kiev. Una vittoria striminzita intervenuta attraverso una perfetta esecuzione di un calcio di rigore da parte di Dovbyk concesso dall’arbitro olandese Gözübüyük per fallo ineccepibile su Baldanzi.
La squadra ucraina nel secondo tempo è arrivata vicina al pareggio in più occasioni. La Roma messa in campo da Ivan Juric ha fatto riscontrare l’assenza di diversi titolari, ma la questione non è di chi entra in campo, in quanto la rosa è degnamente valida, ma il tipo di gioco che viene effettuato. Si vede ancora il gioco orizzontale che porta pochi frutti e soprattutto irrilevanti occasioni da goal. La Roma, come del resto molte squadre del Campionato di Serie A, non calcola un indice di rischio che permette di velocizzare le azioni attraverso le verticalizzazioni.
Si pensa a “prima non prenderle” a discapito del bel gioco e del risultato. Si preferisce pareggiare o perdere in malo modo una partita invece di azzardare a vincerla.
Il calcio europeo moderno preferito dalle grandi squadre, diverte e porta spettacolo e soprattutto risultati esaltanti. Basti vedere la rappresentazione di alto livello sportivo messa in scena nel turno di Champions League da parte del Barcellona e del Bayern.
La Roma rischia invece solo di perdere l’identità. Con una dirigenza latente e una squadra che non riesce ad ottenere risultati, la piazza comincia fortemente a rumoreggiare. Già sono in atto proteste da parte della Curva Sud (vedi assenza nei primi 15 minuti della partita), ma si cominciano a riscontrare anche meno presenze tra gli spettatori.
Nel turno di Campionato domenica prossima la Roma affronterà una Fiorentina reduce da una "goleada" ai danni del Lecce. Un campo difficile quello di Firenze per trovare una vittoria scacciapensieri. Juric dovrà mettere in campo una squadra all’altezza della prestazione e soprattutto dovrà trovare il coraggio di azzardare un gioco “rischioso” ma che porta ad accaparrarsi i tre punti che sarebbero una vera e propria boccata di ossigeno per tutto l'ambiente.
IL TABELLINO
Roma - Dinamo Kiev 1 - 0 (pt. 1 - 0)
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik, Ndicka, Hermoso; Zalewski, Le Fée (54’ Cristante), Koné, Angeliño; Pisilli (68’ Pellegrini), Baldanzi (68’ Dybala); Dovbyk (54’ Shomurodov). A disposizione: Ryan, Marin, Sangaré, Hummels, Paredes, Cristante, Dybala, Pellegrini, Shomurodov. Allenatore: Ivan Juric.
DINAMO KIEV (4-3-3): Neshcheret; Bilovar, Popov, Mykhavsko; Tymchyk, Mykhailenko (80’ Buyalskiy), Andriyevskiy (64’ Brazkho), Rubchynskyi, Vivcharenko (64’ Kabaiev); (64’ Shaparenko), Guerrero (68’ Vanat). A disposizione: Bushchan, Morgun, Diachuk, Brazhko, Shaparenko, Vanat, Karavaiev, Kobaiev, Malysh, Buyalskyi, Dubinchak. Allenatore: Shovkovskyi.
ARBITRO: Gözübüyük. Assistenti: Zeinstra, Balder. Quarto ufficiale: Van der Eijk. VAR: Higler. Assistente VAR: Blank.
Marcatori: 23' Dovbyk rig. (R)
Ammoniti: Mykhavko (D), Angeliño (R), Kabaiev (D)
Spettatori: 61.621