Una partita difficile per la Roma. La bruciante sconfitta dell’andata fa vedere il match contro il Como come una sorta di vendetta. Nella memoria dei tifosi giallorossi il ricordo di un momento difficile ancor più in quanto quell’amara sconfitta intervenne nei minuti di recupero. Due gol, uno dietro l’altro, che scalfirono le speranze e i cuori giallorossi appena alimentati dall’entusiasmo del subentro di mister Ranieri alla guida della squadra. Da segnalare, prima del fischio d'inizio, il tecnico giallorosso è stato premiato con il Philadelphia Coach of the Month, il riconoscimento assegnato dalla Lega Serie A al miglior allenatore del mese di febbraio 2025.
Inizia la partita e il Como non dimostra alcun timore reverenziale verso la squadra capitolina. L’11 di Cesc Frabegas, sostituito da Dani Guindos in quanto squalificato, mostra un bel gioco, dinamico e di grande forza fisica. Il neo acquisto Diao, già con cinque gol all’attivo, fa valere il peso dell’attacco dei lombardi. Dopo i primi quindici minuti di gioco in cui le due compagini hanno pensato a studiarsi reciprocamente, i giallorossi iniziano ad affondare i colpi, ma senza creare importanti occasioni da gol, sostando però con insistenza nella metà campo avversaria.
Insolitamente, dopo il ventesimo minuto di gioco, mister Ranieri indica a gran parte dei giocatori in panchina di effettuare il riscaldamento. Probabilmente, un segnale di ripensamento sui titolari schierati in campo e sull’andamento della partita. Nico Paz e Diao, due spine nel fianco della retroguardia giallorossa, l’attenzione del comparto difensivo è tutta per loro. La Roma sul finale del tempo si affaccia con determinazione dalle parti di Butez, ma al 43’, a causa di una fulminante ripartenza dei comaschi, si apre una voragine nella difesa romanista, è il capitano Da Cunha ad inserirsi tra gli incerti Mancini e Ndicka permettendo alla squadra lombarda di passare in vantaggio. Sconforto sugli spalti tra i tifosi di fede giallorossa, grande entusiasmo invece nel settore ospiti. Un brutto colpo da incassare quello di subire un gol nei minuti finali del tempo.
Nel secondo tempo, mister Ranieri ci prova subito con Dovbyk e El Shaarawy che prendono il posto rispettivamente di Shomurodov e Pellegrini, apparsi affaticati e poco reattivi nella prima frazione di gioco. La partita diventa nervosa e l’arbitro Pairetto viene colpito dai tifosi giallorossi per scelte, a dir loro, sbagliate. Il Como continua ad esprimere un ottimo gioco e a preoccupare fortemente il reparto difensivo giallorosso. Ma il calcio è bello perché all’improvviso cambiano gli equilibri. Al 61’, appena entrato in campo in sostituzione di Soulè, è Saelemaekers a riportare il punteggio della partita in parità. Astuto “paso de la muerte” di Celik che chiude una triangolazione con lo stesso giocatore belga, che, aiutato anche da una deviazione di un difensore, mette la palla alle spalle di Butez. Al 64’ viene espulso Kempf per doppia ammonizione, la Roma accelera ma il Como non demorde e continua ad essere aggressivo anche in inferiorità numerica. Al 76’ Dovbyk raddoppia e porta la Roma in vantaggio! Sulla fascia destra è il neo entrato in campo Rensch che mette al centro dell’area piccola un pallone invitante per l’ariete ucraino che finalmente si vede esultare con grande forza. I giallorossi riprendono una partita complicata contro una squadra che farà strada nel calcio italiano. Fino ai minuti finali gli ospiti cercano il gol con veemenza e determinazione, una squadra che crede nei propri mezzi. All’88’ il Como colpisce un palo pazzesco con Vojvoda e non è nemmeno fortunato nella ribattuta, un brivido per i tifosi giallorossi. Al 90’ El Shaarawy ha l’occasione per chiudere la partita ma tira dritto su Butez che blocca senza problemi. Dopo quattro minuti di recupero concessi dall'arbitro Pairetto, lo stesso pone fine alle ostilità e omologa la vittoria della Roma.
Un Como che ha impressionato e una Roma che con carattere è riuscita a contenere. Ora ogni pensiero è rivolto a giovedì prossimo quando all’Olimpico arriverà l’Athletic Bilbao per gli ottavi di finale di Europa League, un’altra pagina di storia giallorossa, chi la scriverà?
IL TABELLINO
ROMA - COMO 2 - 1 (Primo tempo 0 -1)
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Celik (73' Rensch), Mancini, Ndicka; Soulé (59' Saelemaekers), Koné (59' Cristante), Paredes, Angeliño; Dybala, Pellegrini (46' El Shaarawy); Shomurodov (46' Dovbyk). A disposizione: Gollini, De Marzi, Nelsson, Rensch, Abdulhamid, Salah-Eddine, Pisilli, Hummels, Gourna-Douath, El Shaarawy, Saelemaekers, Cristante, Baldanzi, Dovbyk. Allenatore: Ranieri.
COMO (4-3-3): Butez; Smolcic (56' Vojvoda), Goldaniga, Kempf, Valle (73' Moreno); Caqueret (56' Cutrone), Perrone, Da Cunha; Strefezza, Nico Paz (83' Ikoné), Diao (73' Fadera). A disposizione: Vigorito, Reina, Iovine, Douvikas, Moreno, Vojvoda, Dele Alli, Jack, Lesjak, Ikonè, Engelhardt, Braunoder, Fadera, Cutrone. Allenatore: Fabregas (squalificato, in panchina Guindos).
Arbitro: Pairetto. Assistenti: Baccini-Imperiale. IV Uomo: Giua. Var: Chiffi. AVar: Piccinini.
Ammoniti: Smolcic (C), Kempf (C), Caqueret (C), Mancini (R), Cristante (R), Fadera (C), Da Cunha (C), Vojvoda (C)
Marcatori: 43' Da Cunha (C), 61' Saelemaekers (R), 76' Dovbyk (R)
Espulsi: Kempf (C)