Battendo con un rotondo 5-2 il derelitto Verona, la squadra biancoceleste fa iniezione di positività per il Sedicesimo di Finale di Europa League
Roma - Torna alla vittoria, la Lazio, ma soprattutto torna a segnare gol a grappoli come in quella che è stata la scorsa, esaltante stagione. Da zero gol in tre partite a cinque in una sola: ancora una volta decisamente incostante, per una volta la squadra di Pioli lo è nel verso bello del termine.
Sarà per quello che è stato il ritorno al gol di Stefano Mauri, sarà perché finalmente Alessandro Matri si è caricato sulle spalle il reparto offensivo biancoceleste; sarà che forse, inutile nasconderlo, davanti c'era la fragilissima difesa di un Hellas Verona che in questa Serie A sta raccogliendo figuracce senza soluzione di continuità.
A prescindere da tutte le ipotesi del mondo, comunque, la Lazio schianta gli avversari di turno con un 5-2 finalmente convincente, anche se probabilmente tardivo per anche solo ipotizzare una concreta rincorsa europea (il Milan può tornare a più sette battendo in casa il modesto Genoa, e può comunque qualificarsi all'Europa League tramite la Tim Cup, pur perdendo la Sesta Posizione in Serie A); tornando a schierare Stefano Mauri titolare nel tridente offensivo, Pioli affida il ruolo di centravanti al giocatore meno discontinuo tra le punte biancocelesti, Alessandro Matri, e lascia in panchina Antonio Candreva, lanciando titolare il tanto criticato Felipe Anderson. A centrocampo, con tutti gli occhi su un Lucas Biglia recuperato a tempo di record, è Danilo Cataldi a brillare: due assist splendidi del centrocampista proveniente dalla Primavera laziale, infatti, permettono a Matri e Mauri di trovare il doppio vantaggio biancoceleste, appena prima del tris di Felipe Anderson (su assist, questa volta, dello stesso Matri). Con la partita che sembra incanalarsi verso una tranquilla vittoria casalinga della Lazio, il Verona trova un incredibile 1-2 con la punizione perfetta di Greco e con una zampata del solito Toni, ottimamente assistito da Wszolek ma marcato in maniera a dir poco approssimativa da Hoedt. A cancellare la paura dell'ennesima delusione stagionale, per fortuna di Pioli, ci pensano un piattone di Keita ed un rigore di Candreva, entrambi da poco in campo: sotto addirittura 5-2, l'Hellas si arrende e saluta probabilmente ogni speranza di restare in Serie A.
La Lazio, dal canto suo, mette in cascina ancora qualche punto, dando un briciolo di continuità ad un 2016 tutto sommato positivo, e prende di mira il prossimo match: quello sì, decisivo, a casa del Galatasaray, ultima spiaggia rimasta per poter dare un senso a questa stagione almeno attraverso l'Europa League.