Sul campo di una squadra in piena lotta per la salvezza, la Lazio frena con uno 0-0 povero di emozioni.

Frosinone - Era quasi sembrato possibile, per i tifosi della Lazio, provare a credere ad una rimonta europea dopo il 5-2 rifilato all'Hellas Verona e l'autoritario pari imposto al Galatasaray in Turchia. A Frosinone, invece, in un match che ha riassunto tutte le difficoltà della stagione biancoceleste, la squadra di Pioli si è fermata ancora, bloccata su uno 0-0 davvero povero di occasioni e di emozioni.

E va bene la stanchezza per l'impegno di Coppa, come va bene pensare che Giovedì ci sarà un ritorno a dir poco cruciale per definire il valore di questa Stagione laziale, ma nulla riesce a giustificare fino in fondo la poca grinta ed i ritmi blandi mostrati da Filip Djordjevic e compagni.

Il Frosinone, dalla sua, oppone alla maggior tecnica biancoceleste se non altro il giusto temperamento: l'aggancio alla Sampdoria non riesce nemmeno questa Domenica, ma i punti rosicchiati aumentano sempre più, con il Finale di Stagione in arrivo che sembra presentare sul gong una squadra in forma e col coltello fra i denti (i ciociari, appunto) ed un'altra flemmatica, rassegnata e nella confusione più totale.

Tornando al match del Matusa, l'unica, vera occasione della Lazio è passata ancora una volta per la testa di Sergej Milinkovic-Savic, che nel finale ha sfiorato il vantaggio chiamando Leali alla parata della Domenica. Per il resto, solo tanto equilibrio, con le ali biancocelesti decisamente bloccate (Candreva, Keita e Mauri a dir poco imprecisi) e la spinta dei terzini non abbastanza determinata. Marchetti, addirittura, ha rischiato grosso verso il finire del secondo tempo, spaventato da un tiro centrale di Ciofani e da un colpo di testa di Blanchard. Ma non sarebbe stato giusto nemmeno il gol frusinate: una sola occasione non avrebbe legittimato, infatti, una vittoria in derby così noioso.