Fin dalle origini la partita più sentita nella città che fu l’emblema dell’Impero è senza dubbio Roma contro Lazio.

In realtà i libri di scuola ci narrano come il primo vero derby della Capitale fu un altro. Sull’ effettivo anno di riferimento ci sono diversi dubbi: c’è chi scrive e racconta del 1902 e chi conferma 1904. Il giorno è uno dei punti su cui si è tutti concordi. In quel 15 maggio la Lazio affrontò la Virtus - squadra creata da alcuni fondatori biancocelesti usciti anzitempo dal progetto. La vittoria andò ai padroni di casa grazie alla tripletta dell’allora capitano e centravanti Sante Ancherani, seppur nelle cronache dei quotidiani non vengono riportati i marcatori. Campeggia, però, la foto del giocatore portato in festa dai suoi compagni. Per la prima stracittadina tra la Roma e la Lazio bisogna aspettare la stagione 1929-1930. Nelle stagioni precedenti, infatti, le due compagini disputavano lo stesso campionato - Divisione Nazionale - ma erano in due gironi diversi. L’8 dicembre del 1929 si giocò, finalmente, una partita destinata ad entrare negli annali di storia.

I tifosi giallorossi erano in maggioranza, anche grazie al fatto che la compagine giallorossa nacque dalla fusione di tre squadre (Alba-Audace, Fortitudo-Pro Roma e Football Club di Roma, nota come Roman). Il clima di tensione era palpabile fin dal primo incontro, i sostenitori biancocelesti erano preoccupati sia dal numero di avversari che dall’estrazione sociale diversa. I romanisti erano in netta superiorità ed avevano tra le propria fila il vero e proprio popolo mentre i laziali erano in minoranza numerica ma dalla loro avevano il sostegno della classe borghese. Su “Il Littorale” i quindicimila tifosi vennero raccontati in questo modo: “Sapevamo che a Roma la maggioranza del pubblico volge le sue simpatie ai giallorossi; credevamo tuttavia che anche gli azzuri avessero larga messe di simpatie. Ci siamo dovuti ricredere: i nove-decimi dell’immenso pubblico che ha gremito lo stadio della Rondinella agitavano bandierine giallorosse, rincuorando i beniamini! Si può dire obiettivamente che la Lazio ha giocato… in campo avversario”. Il match fu vinto dalla Roma con la rete di Rodolfo Volk al 28’ del secondo tempo. Tutto ciò che avvenne dopo è già leggenda: due anime diverse condite da due modi diversi di intendere il calcio. Una convivenza forzata nella stessa città e nello stesso Stadio che non ha fatto altro che aumentare quel campanilismo e quel sentimento che si trasforma in vera e propria fede tutti i giorni della settimana. Il derby per molti è la partita che non andrebbe mai giocata ma è la prima che si va a controllare non appena escono i calendari di Serie A, nessuno vuole affrontare il rivale nelle Coppe ma si è subito pronti ad immaginare incroci e lavorare con il calcolo delle probabilità per vedere se il Fato deciderà di aggiungere un altro derby alla stagione.