Week end al cardiopalma quello vissuto in Cina dove la Formula 1 ha vissuto una gara entusiasmante con non poche sorprese.
Fin dalle prove libere abbiamo assistito a continui cambi al vertice con la McLaren di Lando Norris in testa seguita dalla Ferrari di Charles Leclerc. La pista asiatica è nelle corde del Cavallino che di fatti conquista la pole position nella Sprint con un tempo record di Lewis Hamilton (1’30.849) seguita da Max Verstappen (1’30.867) mostrando una velocità impronosticabile, a non scendere sotto all’1’30 è stato anche Oscar Piastri.
Da sottolineare come Leclerc e Russell erano vicinissimi ai tempi dei colleghi ma non abbastanza veloci da superarli. La gara Sprint ha certificato il dominio della Rossa con Lewis Hamilton che vince e convince nei 19 giri portando a casa il bottino pieno, mentre Piastri riesce a relegare al terzo posto la Red Bull di Verstappen e la Mercedes di Russell. Leclerc un pelino dietro i rivali con la splendida prestazione di Tsunoda con la sua Visa Cash App; il rookie Kimi Antonelli conquista il settimo posto davanti al primo della classe Lando Norris.
Polemiche e ipotesi suggestive
Dalla Sprint partono le prime polemiche, soprattutto in casa Red Bull, con un Lawson in netta difficoltà e le dichiarazioni di Verstappen circa la difficoltà di guida della casa madre. Il botta e risposta ha regalato momenti complessi con l’ipotesi di una promozione di Tsunoda in Red Bull e il quanto mai assurdo trasferimento del numero 1 alla seconda scuderia austriaca. Per diversi motivi, per primo quelli relativi allo sponsor, è un’ipotesi che ci sentiamo di scartare anche se dati alla mano Tsunoda ed Hadjar sembrano essere padroni con quella autovettura a differenza di Lawson. Quest’ultimo arriva ventesimo facendo registrare il peggior tempo in pista facendosi superare dalla Alpine, dalla Haas e dalla Sauber. Dalle qualifiche gli equilibri vengono modificati subito con Piastri che prende la pole position con un nuovo record: 1’30.641, Lando Norris al terzo posto e George Russell che per soli 0.082 non riesce a sopraffare la McLaren. Indietro le Ferrari al quinto e sesto posto mentre tiene banco la polemica di Max Verstappen che definisce la sua macchina come la quarta forza del mondiale.
Gara con molte emozioni
In pista si fa subito sul serio con un primo giro da antologia e diversi sorpassi. Al termine del Gran Premio non mancano le sorprese, la prima è quella del ritiro di Fernando Alonso dopo appena 4 giri - per la seconda volta consecutiva lo spagnolo non completa una gara, forse è il caso di risolvere questa problematica in casa Aston Martin. La sorpresa Tsunoda non riesce ad andare oltre l’ultima posizione nonostante un week end favorevole, a differenza del suo compagno che si ritroverà a superare proprio Lawson con la Red Bull (altro dato da valutare per la scuderia che dovrà cercare alternative valide). La Alpine ancora a secco con Doohan che sembra spaesato - Colapinto è già pronto a prendere il suo posto - e Gasly che verrà squalificato dopo essersi piazzato a ridosso della zona punti. Leclerc ed Hamilton arrivano rispettivamente quinto e sesto ma la loro posizione sarà vana a causa della squalifica indetta dalla FIA. Carlos Sainz conquista il suo primo punto stagionale, così come Stroll (compagno di scuderia di Fernando Alonso) riesce ad arrivare al nono posto. Bearmann e Albon conducono una corsa eccellente mentre stupisce ancora Kimi Antonelli al sesto posto. I veri colpi di scena sono quelli messi in pista da Ocon e la sua Haas - da sottolineare come abbiano il motore Ferrari. Nelle zone calde della classifica Max Verstappen è riuscito a contenere gli attacchi di Charles Leclerc conquistando la quarta posizione; il distacco con la Mercedes di George Russell è, però, quanto mai preoccupante essendo poco meno di 5. Davanti alla Mercedes il duo Papaya con Piastri che vince il Gran premio e Lando Norris al secondo posto. Il giro più veloce lo conquista Lewis Hamilton facendo registrare un 1’35.069, sintomo di come la Ferrari aveva nelle proprie corde questa pista.
La classifica
Presto per dare giudizi definitivi ma i primi valori si stanno mostrando anche sotto la forma di una classifica che, seppur parziale, regala qualche indicazione aggiuntiva rispetto all’Australia. Lando Norris rimane in testa al campionato con 44 punti, seguito da Max Verstappen a 36 e George Russell a 35. Oscar Piastri si avvicina pericolosamente al podio con 34 punti mentre il rookie Kimi Antonelli sale a quota 22 punti, la sorpresa Albone a 16 punti sottolinea il buon lavoro svolto dalla Williams. Indietro Leclerc ed Hamilton a causa della squalifica rispettivamente a 8 e 9 punti. Il titolo costruttori sembra una corsa a due, seppur a distanza; la McLaren è in testa con 78 punti mentre la Mercedes è dietro a quota 36. La Red Bull è terza con un buon distacco sulla Williams e sulla Ferrari (ferme a quota 17). Ancora a secco la Alpine. Il prossimo appuntamento sarà in Giappone.
Un occhio al futuro prossimo
A Suzuka potremmo assistere a diverse novità come il passaggio di Lawson in Visa Cash App e Tsunoda in Red Bull o come l’avvicendamento di Colapinto ai danni di Doohan. La Ferrari dovrà rimettersi subito in carreggiata se non vuole perdere ulteriore terreno mentre in McLaren si rischia di ripetere il copione dello scorso anno visto il susseguirsi di prestazioni positive di Norris e Piastri; non sarà facile per il team Papaya gestire una sana competizione. Verstappen e Mercedes sono le due mine vaganti di questo mondiale con il primo in grado di ottemperare alle mancanze della Red Bull con prestazioni eccelse mentre la scuderia grigia può contare su una macchina velocissima e due piloti in rampa di lancio. Per la Ferrari il campionato comincia in salita e la squalifica delle due monoposto ha tracciato una linea netta che divide il sogno mondiale con la realtà, lo sconcerto provocato nel massimo circus rischia di avere degli strascichi. Se si vuole rivedere il Cavallino ai vertici bisogna prendere la Cina come esempio.