Le prime due gare sono andate e già cominciano a delinearsi i primi equilibri.
Come raccontato durante la trasmissione Toni&Motivi sulle frequenze di White Radio, la Ferrari dovrà prendere la Cina come punto di partenza e di chiusura allo stesso tempo. Andiamo con ordine cominciando a raccontare la pre-stagione con un Cavallino che si è accaparrato Lewis Hamilton per formare una coppia d’altri tempi con Charles Leclerc e qualche favore dei pronostici.
La SF-25 è sembrata fin da subito figlia di un progetto ambizioso ma complesso con non poche difficoltà nel guidarla. I test a Sakhir hanno lasciato il dubbio che la scuderia di Maranello nascondesse qualche colpo di scena per tutti i tifosi; i primi chilometri stagionali hanno visto un Leclerc terzo alle prime prove libere con un gap di 0.209 da Lando Norris, il primato del monegasco nelle FP2 e la quarta posizione nelle FP3 con un gap ridotto rispetto alla prima prova.
Le qualifiche mostrano, invece, i primi reali ostacoli con Leclerc ed Hamilton rispettivamente al settimo e ottavo posto. La gara va anche peggio con Leclerc che arriva ottavo e l’inglese decimo. Pochi punti conquistati, soprattutto rispetto alla concorrenza. In Cina le qualifiche sprint vedono la Ferrari sugli scudi: Hamilton conquista la pole (ed il momentaneo record della pista con un ottimo 1’30.849) mentre Leclerc si prende la quarta posizione dietro Verstappen e Piastri. Nei 19 giri della Sprint il monegasco lascia la posizione in favore di George Russell mentre Hamilton conquista la vittoria. L’entusiasmo sale alle stelle ma è costretto a scendere dopo le qualifiche che hanno visto il duo arrivare quinti e sesti. La gara cinese è, ormai, storia con le stesse posizioni ma i piloti vengono squalificati per due violazioni tecniche. La querelle tra i due relativamente al sorpasso e questo record negativo stilano un bilancio preoccupante ad oggi. I tifosi possono gioire a metà con il giro veloce conquistato proprio da Hamilton, il quale fa registrare un 1’35.069 al giro 41 ed il pit stop più rapido fatto segnare da Leclerc.
La polemica sull’audio trasmesso non fa che gettare benzina sul fuoco su un periodo poco florido. Il Gp della Cina deve essere, dunque, sia un punto di chiusura con questa nebbia che il primo passo verso il sole. Suzuka, seppur non una gara nelle corde del Cavallino, deve poter essere il Gran Premio della svolta per diversi motivi. Nulla è perduto visto che il mondiale è ancora lungo ed infatti la prima novità potrebbe arrivare dalla nuova configurazione del fondo. La gara in Cina ha visto una Ferrari in difficoltà anche a causa della rottura dell’ala ma bisognerebbe analizzare al meglio se ci sia o meno una concreta crisi tecnica.
Le migliorie adeguate andranno fatte in questa settimana, quando c’è la settimana di pausa, dopo di che ci saranno tre GP consecutivi: Suzuka, Bahrain, Jeddah per poi fermarsi fino a maggio quando le scuderie scenderanno nuovamente in pista a Miami. In tutta questa confusione si è visto lo strapotere delle McLaren e la caparbietà delle Mercedes. La Red Bull di Max Verstappen vive un momento simile a quello della Ferrari ma grazie alla prestazione del numero 1 è riuscita a non allontanarsi più del previsto. Le difficoltà ci sono, e non sono poche, ma andando ad analizzare tutto quanto si possono notare anche dei segnali positivi. Presto per dare giudizi - positivi o negativi che siano - ma da Suzuka ci si aspettano segnali chiari e concreti.