fonte foto: (Motociclismo.pt)

Dopo quattro Gran Premi completati in Formula 1 ci si può affidare alle prime impressioni per analizzare la situazione nel massimo circus.

La macchina da battere rimane la McLaren; il dominio in Australia, in Cina ed in Bahrain stanno facendo mangiare la polvere alle dirette avversarie. Dopo la prima vittoria di Lando Norris è stato Oscar Piastri a prendersi gli onori della ribalta. Partito un po’ in sordina, con il non obbligo della vittoria coercitiva sta guidando con una tranquillità che solo l’esperienza gli avrebbe potuto donare.

La fame di dipingere l’asfalto in giro per il globo fa sì che il secondo posto nella classifica piloti aumenti la competitività con il compagno di squadra, o forse è quello che si aspettano nel box della Papaya. Lando Norris è diventato l’indiziato numero uno per vincere questo mondiale ma molto dipendere dalla testa. La macchina veloce c’è, adesso è il momento di dimostrare se e come continuare sulla falsariga della prima corsa stagionale. Un campione che nelle ultime uscite è sembrato quasi timido, commettendo errori che non sono nel suo background. Il primo pilota McLaren dovrà dimostrare di avere continuità lavorando molto sulla psicologia.

Correre a quelle velocità lasciando il segno non è di certo facile. Questo concetto si sposa benissimo con Max Verstappen - quattro titoli iridati conquistati nel suo curriculum - che alterna prestazioni eccellenti ad altre gare ove sparisce nelle retrovie (rimanendo sempre in zona punti sia chiaro). Uno squalo della pista che dal termine della scorsa stagione si affida unicamente a sé stesso, con una macchina non al livello dei primi della classe. Lawson prima e Tsunoda adesso possono confermare la difficoltà nel guidare la Red Bull, tanto che si era paventata l’ipotesi suggestiva di un passaggio alla Cash App Visa - giusto per aggiungere pepe alla situazione. Continuano gli errori al box che fanno perdere secondi preziosi all’olandese ma c’è da dire che se vuole realmente entrare nella corsa per il titolo piloti bisogna pigiare sull’acceleratore in maniera veemente lasciandosi alle spalle qualsivoglia tipo di ostacolo. Se in Red Bull non si ride, in Ferrari non si festeggia nonostante i piccoli miglioramenti che il Cavallino ha portato in Bahrain. Charles Leclerc sta spingendo al massimo l’SF-25 ma non riesce ad affacciarsi al podio e non può essere sempre colpa del box. Il monegasco divide gli appassionati come fossimo al tempo di Guelfi e Ghibellini su chi sostiene che sia un fenomeno assoluto e chi non ha più la pazienza di vederlo primeggiare nel massimo circus, d’altronde alla sua età Sebastian Vettel aveva già vinto quattro titoli mondiali. Il capitolo più dolente è quello che riguarda Lewis Hamilton, preso per potenziare il reparto corse ma anche, ed a questo punto, il settore del marketing. La storiografia del britannico in Ferrari lascia qualche piccola questione. Si è passati dalla volontà di vincere un titolo (senza precisare se piloti o costruttori) alla vittoria dell’unica sprint disputata in stagione alla resa parziale al termine dell’ultimo Gran Premio. Non si parla di un rookie ma di uno dei piloti più forti di tutti i tempi, per questo lascia l’amaro in bocca vederlo dietro al compagno di scuderia. Lavorare in un ambiente nuovo è complesso ma la stagione è cominciata da un pezzo, anche in questo frangente si dovrebbe premere sull’acceleratore prima che la distanza aumenti maggiormente.

Chi sta cercando di trovare lo spazio adatto per mettere i bastoni tra le ruote alla McLaren è la Mercedes che con la strategia giusta sta già lasciando il segno. George Russell e Kimi Antonelli stanno performando, se over o meno lo si capirà solo tra qualche tempo, la certezza è che le Frecce d’Argento non riescono proprio a fare passi indietro. Tra i piloti il britannico è dietro solo le Papaya e Verstappen mentre l’italiano è dietro Charles Leclerc di sole due lunghezze ma davanti Lewis Hamilton. Il diciottenne ha regalato forti emozioni in Bahrain con un sorpasso da antologia ai danni di Max Verstappen, a certificare quella sana follia che tanto piace in Formula 1. La classifica costruttori parla chiaro: la Mercedes è la competitor numero uno della McLaren, almeno fino a questo momento. Gli altri team stanno facendo vedere aspetti interessanti con piloti in rampa di lancio pronti a dire la loro in un futuro prossimo come Bearman e Hadjar. Da rivedere, al momento, Fernando Alonso e Carlos Sainz. Pierre Gasly, invece, aspetta l’evoluzione della Alpine di Flavio Briatore con conseguente passaggio di consegne da Doohan a Franco Colapinto.